venerdì 27 luglio 2012

London Eye: Giorno 1


Turismo da manuale

Ogni città ha dei simboli, delle tappe obbligate. A Parigi, la Tour Eiffel e Notre Dame; a Roma, S. Pietro e il Colosseo; a Londra, il Big Ben e Westminster.
Questi monumenti, per me, sono come un tributo da pagare alla città. Qualcosa che faccio più per dovere che per voglia. Non che non siano belli, per carità. È solo che, a meno di visitarli nel cuore della notte, tendenzialmente sono la patria del turismo selvaggio.
Ad ogni modo, Petro ed io siamo due ragazze precise, e non abbiamo intenzione di passare per insolventi; così, decidiamo di cominciare la nostra esperienza londinese pagando questo tributo nel tempo di una bella passeggiata in compagnia di Chiara, con sosta foto davanti a Buckingham Palace, St. James Park, Big Ben, Westminster,  London Eye... Tutto molto carino; più o meno come vedere un album di cartoline.

La situazione migliora nettamente quando, dopo una lauta merenda, entriamo alla National Gallery, che è davvero uno spettacolo. Particolarmente belle le sale dedicate all’arte italiana dell’ala Sainsbury, e quelle degli Impressionisti, come dicono tutti.
Dopo un tour rapido ma completo, in cui ci sorprendiamo per lo scarso numero di visitatori, decidiamo di muovere verso Covent Garden. Il mercato coperto ha davvero un’atmosfera magica; noi la assaporiamo consumando una paella scotta su un gradino, tra saltimbanchi e concerti improvvisati. Guardiamo due vetrine e siamo pronte a ripartire, stavolta in direzione Soho, che secondo la mia guida dovrebbe essere praticamente un covo di punk e immigrati… E invece non lo è. Forse, lo era negli anni Settanta. Ora, è solo un bel quartiere con tanti negozietti e poca pioggia. A furia di camminare, ci infogniamo nella ressa di Oxford Street, da cui riusciamo a uscire solo a bordo di un autobus salvatore in direzione Holburn.
Finalmente un po’ di pace. Finalmente qualche strada che ha l’aria di ospitare delle abitazioni, e non solo punti di ristoro e intrattenimento per turisti. Con in pancia un brownie veramente enorme, siamo finalmente pronte a tornare verso Kingston.

Sul treno stracolmo di pendolari del tramonto, penso che oggi ho visto molte cose belle, ma non mi sembra di saperne di più sulla “vera Londra”. Speriamo di sanare questa curiosità domani J

Soundtrack

3 commenti:

  1. Mi sembra che il cibo rappresenti un filo conduttore molto ingombrante in questi resoconti...:)

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    1. E pensa che sto decisamnente censurando la dimensione culinaria! Del resto, credo che la tua sia solo invidia... Chi di noi due ha mangiato fish&chips nell'ultima settimana?

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  2. penso che bene o male tutti in una prima volta a londra seguano un turismo da manuale...le cose belle vanno giustamente viste..

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