martedì 5 giugno 2012

Film #2: Men in Black 3


Consiglio per l'utente, "ridicolo snob"


Cosa cerchiamo in un sequel?

I personaggi che conosciamo, con tutti i loro pregi e difetti; una storia originale che però segua schemi già noti; novità che non sconvolgano le regole di un gioco che in passato ha funzionato benissimo.
E cosa ci aspettiamo da un episodio della saga di Men in Black?
Il volto impassibile di Tommy Lee Jones (ormai veramente vecchissimo), le battute sagaci di Will Smith; alieni simpatici, alieni disgustosi, alieni strambi e alieni malvagi;  tanta azione, armi e gadget futuribili ma soprattutto tanta ironia.
In MIB 3 ci sono tutti questi elementi e per questo è sia un ottimo sequel che un gran bel episodio di MIB, anche se il primo resta inarrivabile.

La trama è, pur nella sua grande complessità, estremamente semplice: bisogna salvare la Terra dall’attacco di un alieno  senza un braccio che spara dardi dall’altro, e, per farlo, bisogna tornare indietro nel  tempo (e qui le cose si complicano) cercando di non perdere né la Terra né il vecchio K, con l’aiuto del giovane K (Josh Brolin) e di un simpatico e tenero alieno che prevede tutti i futuri possibili.

Il segreto di MIB però non sta né nella trama né negli effetti speciali (il 3D è inutile come quasi sempre) ma nell’ironia, nel non prendersi sul serio e nel voler divertire senza secondi fini.
Per cui, se questa sera volete andare al cinema, non andate a vedere quel film politicamente impegnato, o quello in cui muoiono tutti, o quello di cui non si capisce niente, o quello in uzbeco antico sottotitolato in polacco per non udenti, ma NON PRENDETEVI SUL SERIO e andate a vedere Men in Black: vi divertirete e apparirete più simpatici a quei buzzurri dei vostri amici che vogliono sempre vedere i film di De Sica.

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