giovedì 10 ottobre 2013

Film #14: Rush

Avevo proprio bisogno di un film sportivo. Avevo bisogno dell’epicità che solo lo sport può riservare in una storia vera.

Rush è il racconto del mondiale di F1 del 1976, quello segnato dalla rivalità tra Niki Lauda (Daniel Bruhl) e James Hunt (Chris Hemsworth). E questi due piloti sono gli assoluti protagonisti del film. E’ infatti centrale la figura del pilota di F1, della prima F1, quella in cui moriva più di un pilota all’anno.
Il pilota non è un pazzo incosciente, ma una persona che accetta con totale consapevolezza il rischio di morire. Tutti dobbiamo morire, ma, mentre noi facciamo finta di dimenticarcene, il pilota ne è consapevole in ogni momento della sua vita.
Rush è anche la storia di due rivali, due uomini completamente diversi l’uno dall’altro, ma legati da un rispetto reciproco. Entrambi arroccati nei propri difetti e invidiosi dei pregi dell’altro.

“Il grande uomo sa quando fermarsi, l’eroe va avanti”. Questa frase di mia invenzione penso che esprima un tema fondamentale del film: è meglio essere un grande uomo vivo o un eroe morto? Per Hunt e Lauda non è importante cosa scelgono, ma la scelta. Per loro istituisco una terza categoria: i Grandi Eroi. Il Grande Eroe è colui che sceglie liberamente chi essere, accettando tutte le conseguenze della propria decisione, è colui che domina gli eventi senza lasciarsi travolgere.
Nonostante questo, i piloti sono uomini, che inseguono un desiderio umano, effimero, finito: la vittoria.
Nel mio piccolo sono uno sportivo e ho apprezzato come nel film viene trattato il tema della vittoria e della profonda contraddizione che vi sta dietro: è molto peggiore e durevole la rabbia per la sconfitta che la gioia della vittoria. Eppure, nonostante questo, continuo a perdere cercando di vincere.

p.s. La somiglianza degli attori ai personaggi che interpretano è inversamente proporzionale alla veridicità delle scene di gara, ma si sa che gli americani non conoscono troppo bene la F1.


p.p.s. Fa sempre piacere vedere un attore italiano (Pierfrancesco Favino è Clay Regazzoni) in un grande film di Hollywood. 

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