Con la promozione di Amazon con cui mi sono
procurata 1Q84 ho scaricato anche Léonie, di Sveva Casati Modigliani. Non che
fossi particolarmente interessata a quest’opera… Anzi, diciamo che non avevo
molta scelta. Però tant’è, finito il mattone giapponese, mi sono messa di
impegno, e ho letto anche questo.
Premetto che non c’è molto da dire: Léonie è l’ennesima saga familiare
scritta da una donna per donne, in cui le protagoniste (rigorosamente donne)
sono tutte belle e soprattutto di animo nobile. Una noia mortale.
Nello specifico, l’autrice racconta le vicende di
una famiglia di imprenditori brianzoli facoltosi ma anche candidamente onesti, dagli
anni Trenta ad oggi. Il tentativo è quello di presentare questi personaggi come
misteriosi e tormentati… Dico tentativo, perché i misteri e i tormenti sono un’altra
cosa.
Prendiamo per esempio la protagonista: Léonie è
una provincialotta francese, bellissima e intelligentissima, e pure di animo
sensibile. Pur non avendo mai avuto famiglia, ha una fortissima vocazione
materna; per questo, e non certo che opportunismo, si fa sposare da un ricco
infelice; a questo punto, senza alcuna difficoltà, conquista lui e i suoi, sforna figli come se piovesse, si scopre geniale imprenditrice e
trasforma la rubinetteria di famiglia in un’azienda avveniristica immune alla
crisi; oltre a tutto ciò, ha il tempo di incontrare un amante una volta
all’anno, perché suo marito non le ha detto tutto del suo passato, e lei,
poverina, non si sente abbastanza amata, e pensa bene di rifugiarsi tra le
braccia di un affascinante sconosciuto (che ovviamente la ama alla follia) nell’attesa che il marito tenebroso le confessi i
suoi sentimenti. Insomma, quella che poteva essere un’ombra – per quanto
inverosimile – viene abilmente trasformata nell’ennesima
noiosa declinazione del buon cuore di questa aspirante eroina ottocentesca.
Inutile dire che le drammatiche vicende dell’ultimo
secolo di Storia qui non hanno alcun peso. I protagonisti non conoscono la
politica né la contestazione, sono immuni ai condizionamenti del mondo… A
quanto pare, l’onestà li preserva da ogni male.
Léonie non
è un libro sgradevole, è un libro banale. Un libro che leggi per tenere
impegnati gli occhi nel frastuono del tram del mattino.
Direi all’altezza delle recenti miniserie della
Rai. Anzi, non mi stupirei di trovarla nel palinsesto della domenica sera dei prossimi mesi :)
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