Vi domanderete cosa ci fa la “fidata omonima” a scrivere su
un blog di qualcun altro.
La domanda è lecita, e a dire il vero, me la pongo anch’io in
questo preciso istante.
La nefelomante ospite in questione, racconterà delle sue
esperienze culturali, non certo delle mie.
Io non mi diletto spesso di nefelomanzia; la geloscopia mi si
addice di più (per chi non è avvezzo: "divinazione che pretende di acquistare
cognizione del carattere di una persona attraverso l’ascolto delle sue risa").
E poi, si sa, la musica non va spiegata, non va parafrasata, va solo ascoltata. Lo sanno tutti.
Ci sarà mica bisogno di qualcuno che vi dica che CD mettere
su durante una serata romantica a due o
solitaria ad uno? È così: ci sono canzoni che non si possono ascoltare se non
da soli, sdraiati sul letto a fissare il soffitto (Bella idea per un prossimo post, Giulia. Non giocartela ora!).
Interesserà a qualcuno sapere che artisti ho nell’I-Pod? Più
utile sarebbe che qualcuno spiegasse a me come non litigare più con I-Tunes. E
nessuno ci è ancora riuscito se non dicendomi “Giulia, basta con le cartelle! Devi
cambiare modo di pensare.” Io???? Sarà…
È forse importante per voi conoscere quale ultima novità
musicale ha varcato il mio padiglione auricolare? …..A proposito di novità, se vi capita di incappare in Gotye, fermatevi
e fermatelo: “Somebody that I used to know” va non solo ascoltata, ma anche
guardata- il video merita, insomma. Ve lo linko, così vi facilito le cose:
…Quindi? Che ci faccio io qui?
Il fatto è che non ho avuto la prontezza di rispondere una
balla quando mi è stato chiesto di raccontare di-con-su-per-tra-fra musica. E
tanto meno di dire un immotivato e perentorio NO. Insomma, sono una vigliacca,
ecco perché sono qui; e ogni tanto farò qualche incursione.