giovedì 29 gennaio 2015

Film #17: American Sniper

American Sniper (Clint Eastwood) è tratto dall'autobiografia di Chris Kyle (Bradley Cooper), il più grande cecchino della storia degli Stati Uniti d'America.

La vicenda è incentrata sulla figura di questo infallibile e quasi leggendario cecchino americano e sullo scontro a distanza con la sua controparte irachena. Questo dualismo diventa quasi un duello epico capace di decidere l'esito dell'intera guerra.

Il film è caratterizzato da un'alternanza tra scene belliche e scene di vita familiare; tra il fronte iracheno, dove il soldato Kyle diventa un eroe, e l'America dove la guerra sembra non esistere. In Iraq Kyle è un eroe, in America è un emarginato, perchè incapace di tornare veramente a casa, di uscire dalla guerra. Guerra che è un terribile strumento per difendere i propri cari e il proprio paese. Guerra che entra dentro i soldati segnandone per sempre il corpo e la mente.

Eastwood racconta la vita di questo eroe americano in modo estremamente essenziale, senza arricchire la vicenda di inutili fronzoli retorici.

Il più grande merito del regista è però quello di raccontare una storia difficile e impegnata senza imporre il suo punto di vista. Niente è bianco, niente è nero.

American Sniper è una storia fortemente americana, che noi non possiamo comprendere pienamente, ma solo osservare da fuori. Forse per questo lo spettatore italiano non viene completamente coinvolto dal punto di vista emotivo. Nonostante ciò, finito il film, rimarrete in silenzio a veder scorrere i titoli di coda e, sempre in silenzio, vi alzerete dalla poltroncina e uscirete dalla sala. Solo fuori, all'aria aperta, potrete iniziare a respirare.

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